29 settembre 2016

Dov'è Treviso.

Lassù, insieme ai giorni migliori.


Perché Alpo mi ha portato a parlare in diretta a Radio Veneto Uno e ci siamo divertiti parecchio. 


Perché ho fatto una vetrina.


Perché Mammaiuto ha fatto un vernissage che poi era una mostra che poi era una festa bellissima (vedere per credere). 





Perché siamo fedeli alla linea, sempre di più.




Perché siamo una famiglia niente male.



Perché è passata a trovarci Luciana, che ha fatto una tesi sul furto delle nostre vignette dal Corriere della Sera e non vorrei essere nei panni di uno di quelli che le rompe i coglioni. Si rischia grosso.



Perché ho fatto la teen queen percorrendo tutta Treviso in piedi sul portapacchi della bici di Martoz e poi il giorno dopo mi ha fatto una dedica misteriosisissima.



Perché ho rivisto vecchi amici, e ne ho conosciuti di nuovi.


E poi per questo.


Inaspettato, arrogante, marmoreo. 
"Miglior Sceneggiatore Italiano" fa un certo effetto, anche a me che non credo tanto nei premi.


La sorpresa e l'emozione mi hanno preso alla sprovvista e sono riuscito solo a ringraziare Andrea per il gran lavoro, senza cui la sceneggiatura sarebbe rimasta tale. 
E poi ho pensato che tanto quelli che dovevo ringraziare lo sanno.










E poi perché il Guarna ha vinto come miglior ballerino. 
Ditemi voi se non è il festival migliore possibile.



Quattro giorni di festa incredibili, un'evento ogni anno migliore, e non solo per gli accadimenti che mi/ci riguardano: l'amore e la voglia di fare qualcosa che valga trasudano da ogni parte. 
Alpo, Nicola, Marica, Kendra, Marina, Paolo e tutta la banda: grazie. All'anno prossimo.

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